domenica 31 agosto 2008

Droga:si finge di combatterla

Incidenti stradali, morti premature, persone rinchiuse in carcere, causa di tutto: la droga. Diverse sono le opinioni inerenti questo argomento:dalla destra di Fini, sostenente la persecuzione anche di chi consuma uno spinello, alla sinistra di D'Alema che dice no alle sanzioni per i giovani che fanno uso di cannabis, spinti altrimenti alla clandestinità, e quindi al pericolo.
Diverse dunque sono le idee tra destra e sinistra inerenti l'argomento droga, argomento cui tutti dovrebbero interessarsi per una società più sicura. A mio parere va esclusa l'idea della liberalizzazione della droga cui mira la sinistra, che vorrebbe legalizzarla come l'alcool e le sigarette; insomma, ma ci vogliono prendere in giro? Guardatevi intorno:la legalizzazione delle sigarette ha forse bloccato la dipendenza dal fumo? La anzi aumentata. Bene amici, la medesima cosa accadrebbe se venisse legalizzata la droga. Per essere fermata la droga non va legalizzata, va combattuta, invece, con la persecuzione di spacciatori e dipendenti.
Assurda è anche l'affermazione di D'Alema di non perseguitare i giovani usufuenti di cannabis, spinti altrimenti alla clandestinità:dunque dovremmo accettare l'imprudenza dei giovani, per evitare imprudenze maggiori da farli ritrovare in pericolo?Ma che educazione è questa? Che razza di educazione è, quella impartita ai giovani italiani!?Non bisogna accontentare "i capricci"dei giovani, per non esporli al rischio, bisogna invece educarli a determinati valori, a non essere dipendenti dalle droghe, che siano esse leggere o pesanti, e punirli nel modo più adeguato.
Bisogna insegnare ai giovani a prendere coscienza di sè, e ad essere responsabili delle proprie azioni.
Bisogna saper dire al giovane:"se sbagli, paghi." Vorrei ricordare al caro D'Alema che i giovani sono il presente e il futuro d'Italia, e sono chiamati a portare progresso nel nostro paese.
Noi non sappiamo che farcene di una gioventù che non ha neanche la capacità di scegliere tra bene e male, tra ciò che è giusto o sbagliato. Per evitare tutto questo, ci vorrebbero conrolli più attenti, e soprattutto leggi più severe: è aberrante e deprimente pensare che spacciatori e dipendenti vengono rinchiusi in carcere, e fatti uscire dopo qualche tempo per buona condotta!
Insomma noi cittadini chiediamo solo leggi più severe, uniche garanti di una sicurezza maggiore per il nostro paese: non è una richiesta impossibile , anzi , è un nostro diritto poter vivere serenamente, senza il continuo timore di essere scippati o,peggio, uccisi da una pesona sotto effetto di droga. Che cosa aspetta lo stato a prendere in pugno la situazione, a frsi sentire in quanto stato, a combattere veramente la droga perseguitando gli spacciatori con leggi che siano degne di essere considerate tali?
La verità è che i politici non vogliono combattere la droga:dietro la droga c'è la mafia, e i politici non vogliono esporsi a tanto;hanno paura della malavita, e quindi come si dice? Col nemico o fai la guerra oppure ti allei cercando un compromesso... Non è forse quello che fanno i politici con la malavita? Dato che hanno paura di combattere la droga, "meglio unirsi alla mafia e mangiare sopra la droga,che rimanerci secchi...":questo pensano.
La verità è questa:i politici dietro la droga ci mangiano. Ora, se gli uomini al potere sono tanto corrotti da pensare solo ai propri interessi, amici, dobbiamo davvero proccuparci, dobbiamo svegliarci, e ricordare a questi signori cosa significa stare a capo di un paese, un paese che sta morendo, ma che noi dobbiamo amare, e riportare in vita con l'unione, non rimanendo passivi alla vita politica del nostro paese, bensì facendo sentire la nostra voce. Siamo o no un paese democratico? Ricordiamo ai politici la Costituzione Italiana.